Giorgia Lapenna

Cosa cercano le aziende nei giovani?

Comprensione, la gestione e la soluzione dei problemi, come la risoluzione di problemi in situazioni complesse o la capacità di essere flessibili e adattabili e la capacità di "leggere" nuovi contesti, sono in cima alla classifica del WEF (World Economic Forum). 
Associazione INCITEMENT Italy ETS

Comprensione, la gestione e la soluzione dei problemi, come la risoluzione di problemi in situazioni complesse o la capacità di essere flessibili e adattabili e la capacità di “leggere” nuovi contesti, sono in cima alla classifica del WEF (World Economic Forum). 

Pensiero critico. E’ necessario sviluppare capacità di pensiero caratterizzate da un’eccellente capacità di analisi e valutazione delle diverse situazioni. Si parte dall’osservazione e dall’ascolto delle esperienze, che possono poi essere efficacemente rielaborate dall’individuo, portando ad attività che richiedono chiarezza, accuratezza e precisione.

Creatività. Negli ultimi anni, le soluzioni innovative hanno fatto la differenza in un sistema economico in difficoltà. Sempre più manager incoraggiano i giovanissimi ad entrare nei loro team, perché la capacità di “innovare” può essere gradualmente persa nel corso della carriera. L’obiettivo è trovare lo slancio per una visione “originale”, in cui si percorrano anche strade meno battute.

Gestione delle persone. Non si tratta solo di” come si organizza” il team o l’organizzazione, ma anche della capacità di motivare, valorizzare le persone che ne fanno parte e fornire feedback (costruttivi o correttivi). Richiede “tempo”(secondo diversi studi, il 70% del lavoro di un manager si concentra proprio su questa attività), intelligenza emotiva e un processo decisionale efficace. L’intelligenza emotiva Daniel Goleman scrive nel suo libro è la capacità “trasversale” di riconoscere, comprendere e gestire le proprie e altrui emozioni è una delle competenze “più trasversali”.

Collaborare con gli altri è un’abilità che si concentra non solo sul team building, ma anche sull’essere un “gruppo” piuttosto che un “insieme di persone”. Si tratta di organizzare ciò che deve essere fatto, stabilire le priorità, costruire qualcosa insieme e far parte di questa “sinergia”. Non è mai facile per nessuno. Perché richiede un sano equilibrio tra “contribuire in prima persona” e “cedere l’iniziativa”, in modo che il contributo possa essere dato come gruppo e non solo da qualcun altro del gruppo.

Se il giudizio, il processo decisionale, la condivisione e l’ascolto sono ormai riconosciuti come necessari, lo è anche prendere decisioni al momento giusto. E in tempi difficili è ancora più strategico.

Negoziazione. Un’abilità spesso considerata strategica mente importante, ma spesso improvvisata in situazioni in cui dovrebbe essere dimostrata. La negoziazione, invece, è un’attività strategica per la creazione di benessere economico e relazionale, non solo a livello individuale ma anche a livello aziendale, inquanto incide sui conti economici, sulla reputazione e sull’autorevolezza.

Un’altra abilità da non trascurare è che i giovani devono essere costantemente allenati attraverso giochi associativi, sport e esperienze di animazione. Una volta sul posto di lavoro, le competenze che hanno un forte impatto sulla loro capacità di interagire con il mondo esterno (capi, colleghi, clienti) sono quelle di gestire le relazioni in modo positivo –abilità sociali, lavoro di squadra e capacità di mediazione!

Un ultimo consiglio?

Credo personalmente che ciò che fa la differenza è la motivazione, ovvero l’energia che le persone investono per raggiungere i propri obiettivi. È ciò che mantiene gli individui costantemente impegnati nel loro lavoro ed ha un effetto positivo sia su loro stessi che sull’organizzazione nel suo complesso. Per questo motivo la motivazione è già un fattore misurato dalle aziende nella fase di ingresso, dall’esame dei profili Linkedin, alla lettura delle lettere di presentazione e dei curricula, fino ai colloqui di selezione. Per noi di WAU, leggerlo negli occhi del candidato e poi aspettarcelo nel comportamento futuro dei nostri collaboratori, è la vera sfida!

Per questo organizziamo corsi gratuiti ed affianchiamo gratuitamente un business coach a ciascun nostro corsista, capire prima di entrare nel mondo del lavoro che anche la motivazione si possa allenare e abbinare un allenatore mentale fa la differenza per le aziende che poi accoglieranno i nostri ragazzi che avranno già il giusto mindset! Aiutare i giovani a capire cosa vogliano realmente fare da grandi li aiuterà poi ad essere maggiormente motivati!

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